Adattamenti e trascrizioni per gruppo di flauti

 

J.S.Bach


Partita A moll per 4 flauti



Bourrée per solista


W.A.Mozart


Concerto K 314 per solista e 4 flauti, I mov


G.F.Handel


Solomon per 4 flauti


N.Paganini


Moto perpetuo per solista e 4 flauti


C.Debussy


Chiaro di luna per solista e 4 flauti


B.Bacharach


Medley per solista e 4 flauti


N.R.Korsakov


Il volo del calabrone per 5 flauti


A.Jobim


Desafinado per 5 flauti



Garota de Ipanema per 5 flauti


G.Rossini


La gazza ladra per 4 flauti


B.Joel


Just the way you are per solista, 4 flauti e piano


H.Arlen


Over the rainbow per solista, 4 flauti e piano


D.Brubeck


Take Five per solista, 4 flauti e piano


E.Morricone


Metti una sera a cena per solista, 3 flauti e piano


S.Joplin


The Entertainer per solista, 4 flauti e piano


F.Lai


Un uomo e una donna per solista, 3 flauti e piano


B.Smetana


La Moldave per 4 flauti


F.Poulenc


Cantilena per solista e 4 flauti


Disney


Medley of Soundtracks per 4 flauti


Alcuni di questi adattamenti di melodie o brani celebri per quartetto di flauti sono semplicemente il risultato della trasposizione al flauto delle parti orchestrali assegnate ai diversi strumenti dell’orchestra (Mozart, concerto in re) o delle parti assegnate alle varie voci di una partitura pianistica (Paganini, moto perpetuo oppure Handel, Arrivo della regina di Saba).  Ad esclusione della Partita in la minore di J.S.Bach, non è ravvisabile alcun elemento compositivo in tutti questi brani.

Effettivamente, più che il desiderio di creare nuove musiche, essi rappresentano semplicemente il tentativo di scoprire nuove sonorità nel nostro strumento. Suonare il flauto fino all’estremità del suo registro acuto per il carattere solistico del tema quasi come fosse un volino con la necessità di ottenere un suono delicato e al tempo stesso espressivo  (Debussy, Chiaro di luna), muoversi in modo anonimo e in sezione ritmica nel registro tipico delle viole (Paganini, Moto perpetuo), oppure cercare di essere particolarmente incisivi ed efficaci nel sostenere le parti più gravi dei violoncelli (Mozart, Concerto in re), non solo è divertente per il ruolo inusuale a cui si chiede di partecipare, ma utile per comprendere il ruolo nel quale sono chiamati ad operare i nostri compagni d’orchestra  suonando le musiche che ben conosciamo. Tutti noi membri dell’orchestra a causa delle caratteristiche particolari dello strumento musicale che abbiamo scelto, siamo chiamati a ricoprire un ruolo fisso, più o meno solistico o di accompagnamento, ma possiamo valutare e apprezzare la nostra stessa musica solo dall’esterno  o dal nostro particolare punto d’osservazione.

A differenza dei noti quartetti di flauti scritti appositamente con lo scopo di ottenere certi equilibri sonori, gli adattamenti possiedono quella particolare anomalia per cui, posto che non sarà possibile essere funzionali in modo perfetto e totale, ciò può rappresentare una simpatica sfida per sviluppare aspetti e comportamenti nuovi che non siamo mai stati chiamati a ricercare.