W.A. Mozart – Concerto K 314, I mov.

Adattamento per 4 flauti in do
(oppure solista, 3 flauti in do e un flauto contralto)

 

 

Non è certo, ma pare che Mozart non lavorasse volentieri alle composizioni per flauto traverso. E, anche se il Concerto K 314 in Re maggiore (Mannheim, 1778) è solo una trascrizione del Concerto K 285 scritto in origine per oboe nella tonalità di do maggiore  riprendendo lo stile dei Concerti per violino di qualche anno prima, ciò non toglie che sia annoverato tra i più significativi concerti mai scritti per flauto.

Estremamente noto per la sua melodia limpida e ariosa del I tempo, tranquillo e con andamento pastorale il II tempo, si conclude con un III tempo assai brillante e virtuosistico.

In questo primo ed unico tempo trascritto per solista e quartetto di flauti, gli strumenti accompagnatori, avendo ben presente il risultato finale ottenuto dalla sonorità dell’orchestra, si possono divertire nel simulare la sonorità tipica degli oboi e dei corni, ma ancor più il versatile suono degli archi che passano dall’atteggiamento fiero e imperioso dei violini nella estesa presentazione del tema, al suono caldo delle viole per sperimentare la profondità dei celli e dei contrabbassi.

Inoltre sarà intrigante per uno strumento a fiato come il flauto, cercare nella propria timbrica, suoni vellutati o appoggiati, note più o meno staccate, la piena sonorità del tutti orchestrale, i graziosi dialoghi con il solista, ecc.

A tutti buon divertimento.